venerdì 19 ottobre 2012

L'albero delle Giuggiole


Alex aveva le persone addosso e dentro mescolate a sé senza che più sapesse dire di chi fossero certi gesti ed abitudini e se altrettanto ora loro portassero qualcosa di lei addosso.


 
Si lavava i denti sotto la doccia bollente, aveva imparato a prendersi cura delle proprie mani, sapeva cucinare il cous cous, montare una tenda dritta, sfogliare libri illustrati e gettarsi nelle ceste dei mercati.
Se sedeva in certi scorci a Milano sapeva raccontare a sé stessa stralci di vita che ora aveva lasciato andare, ma che l’avevano emozionata, l’avevano scoperta e risvegliata.
Aveva condiviso fortemente, nonostante fosse stata accusata di egoismo e insensibilità ricordava l’amore nel profondo e conservava con il bene tutte le linee che le avevano disegnato addosso.

Solo due luoghi erano rimasti segreti.
Uno di questi ora le mancava.
Voleva prendere i propri piedi e andarci, voleva annusare un po’ l’aria, stare seduta e guardarsi intorno.


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